A vent’anni dall’avvio della prima casa per bambini “Il Girotondo”, è necessario ricordare le fondamenta teorico-metodologiche che hanno reso possibile la costruzione del Centro per l’Infanzia prima e della “Casa Mirella” dopo.
Il termine “Casa dei Bambini” è preso in prestito da una terminologia usata da Maria Montessori per indicare una casa per “crescere ed apprendere”. Abbiamo chiamato le nostre case famiglia le “Case dei Bambini” per indicare il luogo in cui effettivamente e temporaneamente vivono neonati e piccoli bambini separati dai genitori. Nel termine si è voluta conservare l’indicazione psicopedagogica e la finalità educativa.
Casa Mirella era una Casa Famiglia che accoglie bambini nella fascia di età 0-6 anni, neonati in condizioni di abbandono alla nascita e/o riconosciuti dalla sola madre e/o in situazioni di rischio per la propria crescita psico-fisica, bambini vittime di maltrattamenti.
Il lavoro educativo si proponeva di accogliere, accompagnare e sostenere la crescita dei piccoli ospiti fino al loro inserimento in una famiglia, attraverso progetti psicopedagogici personalizzati che rispettano l’unicità e le caratteristiche di ogni singolo bambino. Particolare cura veniva dedicata al sostegno della genitorialità delle famiglie affidatarie o adottive. Era previsto un servizio di spazio Neutro per incontri protetti genitori-bambini.
I Nostri valori sono:
- Favorire l’autonomia dei piccoli ospiti;
- Promuovere il rispetto totale e autentico del loro sviluppo
Il nostro approccio si caratterizzava per l’attenzione costante alla creazione di un ambiente idoneo e a misura del bambino, la qualità della relazione del bimbo con l’educatrice di riferimento, il metodo educativo montessoriano e pickleriano a cui ci orientiamo con piccoli e grandi e il lavoro di sostegno alle capacità genitoriali.
Il Progetto Educativo era costruito sulla base delle peculiari caratteristiche di ogni ospite ed era pensato per:
- Ipotizzare un progetto di intervento mirato per ciascun bambino attivando la rete formale e informale per rendere più rapido il passaggio dalla comunità educativa alla famiglia.
- Il Progetto Educativo Individualizzato era articolato in obiettivi psico-pedagogici, elaborato dall’educatrice di riferimento e condiviso mensilmente con la responsabile psicologa.
Pikler e Montessori
Nelle nostre “Case dei bambini”, il lavoro quotidiano con i piccoli ospiti che vivono temporaneamente separati dalla famiglia, prevede l’utilizzo di una metodologia educativa che si ispira alle idee di E. Pikler e di M. Montessori sullo sviluppo e sull’educazione.
I principi organizzativi possono essere così sintetizzati:
- La valorizzazione dell’attività autonoma del bambino, basata sulla sua iniziativa all’interno di un ambiente adeguato;
- L’esistenza di rapporti personali stabili, di una relazione privilegiata fra ognuno dei bambini e una delle educatrici, che si esprimono in modo particolare nei momenti delle “cure”;
- La promozione e il mantenimento della salute fisica e psichica dei bambini;
- La realizzazione di un ambiente strutturato a misura del bambino che favorisce l’apprendimento, la concentrazione, la riflessione sulle proprie attività sia da parte dei bambini, sia da parte degli adulti, nonché un’appropriata fruizione.
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Contatti
Referente: Dott.ssa Maria Teresa De Camillis
Telefono: 066538929
Email: girotondo@coopsansaturnino.org